Il dolore cronico e la neuroplasticità: quando il cervello apprende il dolore
- Luca Costanzelli
- 20 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Il dolore cronico non è solo un segnale proveniente dal corpo, ma una condizione di apprendimento del cervello. Quando il sistema nervoso riceve per lungo tempo stimoli dolorosi, le reti neurali responsabili della percezione del dolore diventano iperattive e si 'allenano' a mantenerlo, anche quando il danno fisico è guarito.
Il cervello che apprende il dolore:
Secondo Melzack (1999) e Apkarian et al. (2004), il dolore cronico è il risultato di un processo di neuroplasticità maladattiva: le aree cerebrali legate alla percezione del dolore (come corteccia somatosensoriale, insula e corteccia cingolata) si rimodellano, amplificando i segnali nocicettivi. In pratica, il cervello 'impara' il dolore come un’abitudine motoria o cognitiva.
La buona notizia: il cervello può disimparare il dolore:
La stessa plasticità che mantiene il dolore può essere utilizzata per invertire il processo. L’educazione al dolore, l’allenamento neurale e la rieducazione sensoriale possono modulare la percezione del dolore, ricalibrando le mappe corticali e restituendo un controllo più adattivo.
Approcci moderni:
- Brain-Based Training: esercizi visivi, vestibolari e propriocettivi aiutano il cervello a riorganizzare la risposta al dolore.
- Visual imagery: immaginare un movimento senza dolore stimola le stesse aree motorie del gesto reale, favorendo la ristrutturazione neurale.
- Attività graduale: il movimento, se dosato correttamente, 'rieduca' il cervello alla sicurezza motoria.
Esercizio pratico: siediti e chiudi gli occhi. Immagina di muovere l’articolazione che ti causa dolore, ma senza dolore. Visualizza il gesto fluido e controllato. Dopo 30 secondi, apri gli occhi e prova a eseguirlo realmente. Spesso noterai un miglioramento immediato della percezione motoria.
Contatti:
Laboratorio di Posturologia & Chinesiologia
Via G. Falcone snc - Centro Commerciale Falerii, Fabrica di Roma (VT)
📞 +39 393 48 35 530
Commenti