Performance sportiva e cervello: il vero motore del gesto atletico
- Luca Costanzelli
- 30 ott
- Tempo di lettura: 1 min

La performance sportiva non dipende solo da muscoli forti o da una buona tecnica, ma dal cervello che coordina e ottimizza ogni gesto. Ogni movimento nasce come un’idea motoria, elaborata dal sistema nervoso centrale e tradotta in azione grazie all’attivazione muscolare.
Il cervello come regista del movimento: la ricerca ha dimostrato che la capacità di eseguire un gesto atletico dipende dall’integrazione di più sistemi sensoriali. -Wulf & Lewthwaite (2016): l’attenzione esterna e il focus cerebrale migliorano l’efficienza del gesto. -Seidler (2010): il cervello plastico è in grado di ottimizzare il controllo motorio con l’allenamento. - Guadagnoli & Lee (2004): la complessità dei compiti influenza la capacità del cervello di gestire performance e apprendimento.
Oltre la forza fisica: allenare solo i muscoli non basta, la performance dipende da come il cervello integra informazioni visive, vestibolari e propriocettive per generare il movimento più efficace. Un atleta che migliora la velocità di elaborazione cerebrale diventa più rapido, preciso e resistente agli errori. Applicazioni pratiche:
- Velocità di reazione: allenare riflessi visivi e coordinazione occhio-mano.
- Precisione: esercizi con target e stimoli cognitivi.
- Gestione fatica: strategie respiratorie e neurali riducono l’impatto dello stress.
Esercizio pratico: prendi una pallina e falla rimbalzare a terra con una mano, mentre con l’altra disegna nell’aria la forma di un quadrato. Questo esercizio obbliga il cervello a gestire due compiti motori diversi, migliorando coordinazione e concentrazione.
Contatti:
Laboratorio di Posturologia & Chinesiologia
Via G. Falcone snc - Centro Commerciale Falerii, Fabrica di Roma (VT)
📞 +39 393 48 35 530




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