Cos’è la propriocezione? Il senso dimenticato del movimento
- Luca Costanzelli
- 7 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min

Quando camminiamo, ci muoviamo, ci raddrizziamo dopo uno sbandamento o afferriamo un oggetto al volo, entra in gioco un sistema sensoriale tanto potente quanto silenzioso: la propriocezione.
La propriocezione è spesso definita come il “sesto senso” del corpo. È ciò che ci permette di:
Percepire la posizione delle nostre articolazioni
Regolare il tono muscolare
Reagire in modo rapido a perturbazioni esterne
Mantenere l’equilibrio anche ad occhi chiusi
Cosa controlla la propriocezione?
Questo sistema è alimentato da recettori presenti in:
Articolazioni
Muscoli
Tendini
Cute plantare e palmo delle mani
I segnali raccolti vengono inviati al cervello, che li integra con quelli del sistema vestibolare (equilibrio) e visivo, permettendoci di adattarci in tempo reale a ogni situazione motoria.
Perché è importante allenarla?
Un sistema propriocettivo ben funzionante è fondamentale per:
Prevenire infortuni (soprattutto a ginocchia e caviglie)
Migliorare la postura e la stabilità
Recuperare da traumi e operazioni
Ottimizzare la performance sportiva
Quando è alterata?
La propriocezione può ridursi in caso di:
Inattività prolungata o vita sedentaria
Infortuni articolari (distorsioni, lesioni legamentose)
Dolore cronico o disfunzioni posturali
Patologie neurologiche o invecchiamento
Esercizio pratico: equilibrio dinamico a occhi chiusi
Obiettivo: stimolare recettori propriocettivi di piedi, caviglie e anche, senza coinvolgere la vista.
Come si esegue:
In piedi, a piedi nudi, su un tappetino morbido o cuscino instabile.
Solleva una gamba e mantieni l’equilibrio sull’altra.
Chiudi lentamente gli occhi e cerca di rimanere stabile per almeno 20 secondi.
Ripeti 3 volte per gamba, facendo attenzione a non irrigidire il respiro.
Variante avanzata: esegui piccoli movimenti del piede in appoggio (toe raises o rotazioni dell’anca) mantenendo gli occhi chiusi.
Conclusione:
Allenare la propriocezione significa potenziare il dialogo tra corpo e cervello. Non è solo una questione di equilibrio, ma di consapevolezza motoria, prevenzione e controllo. Un piccolo esercizio al giorno può fare una grande differenza.
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